Gola arrossata: cause, sintomi e rimedi
La gola arrossata è un fastidio intenso che indica un'infiammazione della faringe ed è spesso associata al mal di gola. Quando la gola è infiammata, i tessuti della faringe diventano gonfi e visibilmente rossi, a causa della risposta del corpo a infezioni, allergie o altre condizioni. La causa principale di una gola arrossata è la faringite, che può essere di natura virale o batterica. Tuttavia, l'arrossamento può derivare anche da altre problematiche, come ad esempio la malattia da reflusso gastroesofageo.
Il mal di gola è una delle 20 diagnosi più comuni che spingono i pazienti a consultare il medico. I picchi di mal di gola si verificano solitamente alla fine dell'inverno e all'inizio della primavera, periodi durante i quali le infezioni virali sono più frequenti. L'infezione da streptococco beta emolitico di gruppo A (SBEGA), che può causare una gola arrossata e dolorante, si trasmette principalmente tramite il contatto con mani contaminate da secrezioni del naso, piuttosto che per contatto orale. I sintomi compaiono solitamente dopo un periodo di incubazione che varia da 24 a 72 ore.
In generale, quando un paziente si presenta con mal di gola o gola arrossata, il medico deve prendere in considerazione un ampio ventaglio di possibili cause. Queste vanno dalle infezioni virali, generalmente meno gravi, alle infezioni da streptococco di gruppo A; ulteriori cause possono includere allergie e, in rari casi, condizioni più gravi come neoplasie o la malattia di Kawasaki.
Per identificare la causa sottostante e determinare il trattamento più appropriato, il medico si basa sull'anamnesi del paziente, sull'esame obiettivo e sulla valutazione degli ambienti circostanti, prendendo in considerazione anche fattori epidemiologici. I test rapidi per il rilevamento di batteri, come lo streptococco, possono aiutare a definire il trattamento, riservando la coltura faringea ai pazienti che non rispondono agli antibiotici e i cui sintomi non migliorano.
Il mal di gola può essere provocato anche da altre condizioni, come il gocciolamento retronasale dovuto a rinite, tosse secca o grassa, la tiroidite, la presenza di un corpo estraneo, l'esposizione al fumo di sigaretta e ad altre sostanze irritanti.
Ecco alcune delle cause più comuni di gola arrossata.
Faringite virale: è la causa più comune di mal di gola e gola arrossata, provocata da diversi virus (come quelli del raffreddore o dell'influenza), più frequenti in determinate stagioni. I sintomi tipici includono congiuntivite, affaticamento, raucedine e febbricola.
Faringite batterica: è un'altra causa comune di gola arrossata, solitamente priva di sintomi come rinorrea, tosse o congiuntivite che sono più tipici delle infezioni virali. È spesso causata da streptococco di gruppo A, che provoca un'infiammazione della faringe con gonfiore e essudato tonsillare. La condizione è più comune durante i mesi freddi.
Infezione da SBEGA: si tratta di forme specifiche di faringite batterica, caratterizzate da arrossamento della faringe e linfoadenopatia cervicale anteriore (i linfonodi del collo si gonfiano e fanno male se si applica una lieve pressione). Se non trattata, può durare da sette a dieci giorni, tuttavia il trattamento antibiotico riduce sia il periodo di contagio che la durata dei sintomi.
Mononucleosi infettiva: una malattia virale che colpisce principalmente persone tra i 15 e i 30 anni, caratterizzata da mal di gola, febbre, malessere generale e arrossamento della faringe. Può anche comportare ingrossamento della milza e del fegato.
Un'ulteriore causa di gola arrossata può essere la malattia di Kawasaki, una condizione di origine probabilmente infettiva, sebbene l'agente causale rimanga sconosciuto. Colpisce principalmente i bambini sotto i cinque anni e si manifesta con infiammazione della faringe, mal di gola e sintomi caratteristici come febbre, congiuntivite non purulenta bilaterale, ingrossamento dei linfonodi del collo, mucosa del cavo orale arrossata e la cosiddetta "lingua a fragola". Entro tre giorni dall'insorgenza della febbre, compaiono anche segni dermatologici, come labbra screpolate, eruzione cutanea eritematosa, gonfiore e arrossamento delle mani e dei piedi, seguiti dalla desquamazione della pelle intorno alle unghie e nella zona dei palmi. Questi segni, insieme ai sintomi caratteristici, sono fondamentali per la diagnosi della malattia.
Quando si parla di gola arrossata, è importante considerare una serie di sintomi che possono manifestarsi insieme, aiutando a determinare l'origine dell'infiammazione. Questi disturbi sono comunemente associati a tale condizione e possono variare a seconda della causa sottostante. Di seguito sono riportati i principali che potrebbero accompagnare una gola arrossata.
Tonsillite: ingrossamento e infiammazione delle tonsille, comuni in infezioni virali o batteriche come la faringite.
Dolore o prurito in fondo alla bocca e difficoltà nella deglutizione: sintomi frequenti in caso di infiammazione della faringe.
Linfonodi ingrossati e doloranti: segno di risposta del sistema immunitario a un'infezione.
Secchezza della gola: sensazione di gola secca causata dall'irritazione dei tessuti infiammati.
Presenza di placche bianche o pus sulle tonsille: tipiche di infezioni batteriche, come la faringite streptococcica.
Voce rauca: frequentemente associata a infezioni virali o sforzi vocali eccessivi.
Febbre, brividi, tosse e mal di testa: insieme a dolori muscolari, articolari, nausea e vomito possono comparire in caso di infezioni virali come l'influenza, la mononucleosi o la faringite streptococcica.
Nel contesto dello studio dei sintomi della gola arrossata, è cruciale identificare i segnali d’allarme attraverso la storia clinica. Alcuni pazienti potrebbero presentare fattori di rischio che aumentano la probabilità di complicanze gravi, difficili da valutare poiché spesso non inclusi negli studi clinici. Questi segnali d’allarme possono essere associati a:
grave immunosoppressione: come quella causata dall'uso prolungato di steroidi sistemici (farmaci antinfiammatori), trapianti di organi o di cellule staminali, AIDS o altri difetti immunitari;
comorbidità gravi: diabete o insufficienza renale.
Inoltre, la presenza di segnali d’allarme potrebbe suggerire altre malattie per le quali esistono linee guida terapeutiche specifiche, come:
scarlattina: un'infezione batterica che, se non trattata, può causare complicazioni come infezioni renali e cardiache;
infezioni respiratorie: polmonite, bronchite, sinusite e otite.
Pertanto, le raccomandazioni per il trattamento del mal di gola devono essere valutate solo dopo aver escluso questi segnali d’allarme, per garantire che il trattamento sia mirato e appropriato.
Quando questi sintomi si presentano insieme, potrebbero indicare una condizione più grave che necessita dell'intervento di un medico per una diagnosi precisa e una terapia adeguata. Per questo motivo, è fondamentale non sottovalutare la sintomatologia e intervenire adeguatamente in caso si abbiano dubbi sul proprio stato di salute.
Parte delle infezioni della gola sono causate da batteri provenienti dal naso e dalla gola stessa. Gli antibiotici, che hanno salvato milioni di vite e migliorato la qualità della vita di molte persone negli ultimi cento anni, sono diventati il trattamento principale per le infezioni, comprese quelle della gola, sin dalla scoperta della penicillina negli anni ’40.
Per il trattamento della gola arrossata, oltre ai farmaci convenzionali, molte persone ricorrono anche a rimedi naturali, come preparati a base di erbe e tisane. Gli estratti naturali da piante medicinali, per esempio, contenenti alcaloidi, tannini e flavonoidi, hanno dimostrato proprietà antimicrobiche, suggerendo la possibilità di sviluppare nuovi trattamenti per combattere gli effetti delle infezioni della gola, comprese quelle resistenti agli antibiotici. Sebbene i rimedi a base di erbe non possano sostituire i trattamenti medici tradizionali, potrebbero offrire un valido supporto nell’alleviare i sintomi e nel favorire il recupero.
In generale, la gola arrossata causata da un'infezione virale tende a durare da cinque a sette giorni e non richiede trattamenti medici specifici; intanto, però, per alleviare il dolore e la febbre, è possibile utilizzare farmaci come il paracetamolo o i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), come l'ibuprofene o l'acido acetilsalicilico.
Se l'infezione è di origine batterica, come nel caso della faringite streptococcica, il medico può prescrivere degli antibiotici. Per diagnosticare la causa, viene prelevato un campione dalla gola mediante tampone e inviato al laboratorio. I test antigenici rapidi forniscono risultati in pochi minuti, ma, se necessario, può essere eseguita una coltura della gola per ottenere risultati più precisi, che richiedono 24-48 ore. In altri casi, sono utilizzati invece test molecolari, per ottenere risultati considerati ancora più accurati.
Esistono alcuni accorgimenti utili che possono essere adottati come parte integrante di una cura domiciliare per alleviare i fastidi causati dalla gola arrossata, sia negli adulti che nei bambini. Ecco alcuni consigli.
Idratazione adeguata: bere molta acqua aiuta a mantenere la gola umida e a prevenire la disidratazione.
Consumo di alimenti e bevande rilassanti: consumare liquidi caldi, come brodo, tè senza caffeina o acqua calda con miele, può aiutare a lenire la gola.
Effettuare gargarismi con l'acqua salata: eseguire dei gargarismi con acqua salata può ridurre l'infiammazione e alleviare il dolore.
Uso di un umidificatore: tale strumento ad aria fredda può contrastare l'aria secca, che contribuisce ad irritare la gola.
Uso di pastiglie, integratori o spray: possono essere rimedi utili per alleviare il mal di gola. Le pastiglie per la gola o le caramelle dure possono contribuire a lenire l'irritazione.
Inoltre, nell'ottica della prevenzione, dell'arrossamento e del bruciore alla gola, l'uso della liquirizia, estratta dalla radice di Glycyrrhiza glabra, potrebbe essere utile grazie alle sue proprietà antinfiammatorie. Allo stesso modo, sostanze come la glicirrizina e l'acido glicirrizico contribuiscono a ridurre l'infiammazione e a favorire la riparazione delle lesioni della mucosa faringea, aiutando così ad alleviare i fastidi.