Catarro in gola: cause, sintomi associati e trattamenti
Il catarro è una sostanza viscosa che si forma come conseguenza della congestione o infiammazione delle mucose delle vie respiratorie e affligge sia adulti che bambini. Questa secrezione può accumularsi nei polmoni o nelle vie aeree superiori, dando origine a sintomi come la tosse, il principale meccanismo attraverso cui il corpo tenta di espellerlo. Quando il catarro si concentra nella gola, si parla di catarro retronasale, che scorre dalla cavità nasale alla faringe.
Sebbene i termini "muco" e "catarro" siano spesso usati in modo intercambiabile, essi presentano differenze sia nelle funzioni che nella composizione. Il muco, infatti, è una secrezione prodotta normalmente dalle ghiandole presenti nelle vie aeree superiori, come faringe, laringe, cavità nasali e paranasali; questa sostanza lubrifica, idrata e protegge le mucose intrappolando le sostanze inquinanti e i microrganismi per non farle entrare in circolo nell'organismo e viene eliminato attraverso lo scolo nasale o la commistione con la saliva.
Il catarro, invece, si forma a causa di infiammazioni o allergie. È una versione più densa, abbondante e appiccicosa del muco composta anche da cellule immunitarie e globuli bianchi e la sua espulsione, a differenza del muco, risulta più difficoltosa.
Il catarro, inoltre, può variare per aspetto e colore e, a seconda delle caratteristiche con cui si presenta, è possibile determinarne la causa d'insorgenza, così come il trattamento più indicato.
Bianco, schiumoso e liquido è associato a un'infezione delle vie respiratorie; si tratta di una tipologia più comune tra i soggetti allergici, asmatici e affetti da BPCO.
Giallognolo con tonalità verdastre e vischioso, è dovuto a infezioni delle vie respiratorie e del naso nello specifico; questa tipologia, più densa e di difficile espulsione, è caratterizzata dalla presenza di materiale purulento ricco di leucociti.
Verde, indica un ristagno prolungato del muco all'interno dei bronchi: il catarro di questo colore è comune in presenza di sinusite acuta, ascessi o bronchiectasie causate da infezioni batteriche.
Marrone con striature di sangue, causato da microlesioni del tratto respiratorio dovute a una tosse prorompente; questa sintomatologia non deve essere sottovalutata poiché può indicare la presenza di patologie e condizioni più gravi.
Nero o nerastro, tipico degli individui che hanno contratto l'antracosi, una patologia causata dall'inalazione prolungata della polvere derivante dal carbone.
Le cause del catarro in gola possono essere ricondotte a diversi fattori.
Infezione alle vie aeree: gli agenti patogeni possono essere sia di origine batterica che virale e possono causare sinusite, bronchite, oppure raffreddore e influenza.
Allergie.
Reflusso gastroesofageo: la risalita degli acidi dallo stomaco lungo il tratto laringofaringeo causa irritazione e bruciore, con conseguente aumento della produzione di catarro.
Irritazione dovuta a condizioni ambientali: tra queste ultime si annoverano la sovraesposizione a sostanze inquinanti, a vapori chimici, smog, fumo e polvere oppure a condizioni metereologiche particolari, come aria fredda e secca.
Stile di vita poco salutare: abitudini nocive, come il tabagismo o la disidratazione, possono ostacolarne l'espulsione.
Patologie e condizioni che interessano il naso: come naso rotto o setto nasale deviato, polipi o ipertrofia dei turbinanti, una patologia che aumenta le dimensioni della mucosa.
Assunzione di alcuni farmaci: alcune tipologie di medicinali possono presentare tra le possibili controindicazioni la creazione di tosse e catarro.
Patologie autoimmuni e immunitarie.
Alimenti particolari, come cibi molto speziati e piccanti o latticini possono stimolare la produzione di muco.
Il catarro retronasale, caratterizzato dall’accumulo di materiale denso e appiccicoso nella gola, può manifestarsi con una serie di sintomi che coinvolgono non solo le vie respiratorie ma anche altre parti del corpo.
Fastidio o dolore alla gola, associato a una sensazione di ingombro, irritazione o difficoltà a deglutire, che può rendere spiacevole parlare o mangiare.
Alterazioni della voce, come raucedine o abbassamento del tono, dovute all’irritazione delle corde vocali.
Tosse persistente o necessità frequente di deglutire per liberare la gola dal muco in eccesso, spesso accompagnata da un disagio costante.
Difficoltà respiratorie o respiro sibilante, talvolta associate a congestione nasale, starnuti frequenti o prurito al naso, in particolare nel caso di allergie.
Sintomi gastrointestinali, tra cui nausea e perdita di appetito.
Alitosi.
Dolore o fastidio alle orecchie.
Irritazione oculare, con bruciore e lacrimazione abbondante, particolarmente frequente in contesti allergici.
Malessere generale, che può includere stanchezza, mal di testa e una sensazione di affaticamento, segno di un’infiammazione sistemica o di un’infezione in corso.
Febbre, nei casi in cui il catarro sia causato da infezioni batteriche o virali.
Questi sintomi, pur variabili in intensità, possono peggiorare la qualità della vita e richiedono un’attenta valutazione da parte del medico per identificare e trattare la causa sottostante.
Il catarro è un disturbo molto fastidioso che influisce negativamente sul benessere nella vita quotidiana degli individui. Esistono però, diversi rimedi naturali e farmacologici per trovare sollievo, ridurre il disagio e favorire l'eliminazione del catarro.
Per quanto riguarda i rimedi naturali, molti di questi sono dei semplici accorgimenti che possono essere seguiti a casa nel quotidiano.
Utilizzare un umidificatore: gli ambienti caratterizzati da aria particolarmente secca stimolano la produzione di catarro. Per questo motivo, soprattutto quando si dorme, usare un umidificatore può migliorare la qualità del sonno e mantenere il naso libero.
Idratarsi a sufficienza: l'assunzione di molti liquidi aiuta a mantenere il muco fluido, evitando ostruzioni.
Applicare un panno caldo e umido sul viso può alleviare il mal di testa da sinusite; inoltre, respirare attraverso il panno restituisce umidità al naso e alla gola. Al posto del panno umido è possibile effettuare anche dei fumacchi o una doccia calda sfruttando il calore del vapore.
Dormire con la testa leggermente rialzata, utilizzando cuscini in più o una poltrona reclinabile, può ridurre i disagi causati dall'accumulo di muco; anche utilizzare cuscini ipoallergenici contro gli acari può essere utile.
Non ingoiare il catarro, perché se questo risale la gola significa che il corpo sta cercando di espellerlo.
Effettuare gargarismi con l'acqua salata può aiutare a lenire la gola irritata ed eliminare il muco.
Evitare il contatto con sostanze irritanti, come la caffeina e l'esposizione al fumo.
Utilizzare degli oli essenziali a base di eucalipto che, grazie alle sue proprietà decongestionanti, è in grado di alleviare la tosse e favorire la respirazione.
Seguire una dieta che non irrita l'apparato digerente, così da scongiurare episodi di reflusso gastrico.
Effettuare lavaggi nasali con soluzioni saline per disinfettare e favorire la rimozione del muco in eccesso.
Per quanto riguarda i rimedi farmacologici, invece, per sciogliere il catarro si utilizzano farmaci mucolitici e mucoregolatori. Solitamente questi medicinali vengono prescritti sottoforma di spray nasale, pastiglie o compresse da sciogliere in bocca.
I farmaci mucolitici intervengono sul muco già presente, riducendo la consistenza del catarro e rendendolo più fluido e facilmente eliminabile. I mucoregolatori, invece, svolgono un'azione indiretta sul catarro; infatti, questi farmaci ne modificano la composizione, rendendolo meno denso e più facile da espellere. Considerando che tra la sintomatologia associata potrebbe presentarsi anche la febbre, i medici potrebbero consigliare l'assunzione combinata di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) che contengono principi attivi come acido acetilsalicilico, l'ibuprofene o il ketoprofene, eventualmente in associazione con decongestionanti nasali come la pseudoefedrina.
Nello specifico, l’acido acetilsalicilico è impiegato per alleviare infiammazioni e dolori di intensità lieve o moderata, tra cui emicrania, dolori muscolari, mal di denti, mialgie e dolori mestruali. Inoltre, trova applicazione nel trattamento di stati febbrili, sindromi influenzali e da raffreddamento, grazie alle sue proprietà antipiretiche e al ruolo di supporto nella terapia decongestionante per il raffreddore e il naso chiuso. La pseudoefedrina è un principio attivo presente in molti farmaci da banco e spesso è combinata con altri principi attivi. È particolarmente indicata per il trattamento sintomatico di diversi disturbi grazie all'azione vasocostrittrice sulla mucosa nasale. In combinazione con altri farmaci, questo principio attivo è particolarmente efficace nel trattamento di rinite allergica, congestione nasale e sintomi influenzali.
In ottica di prevenzione, potrebbe essere utile anche prendere in considerazione una terapia a base di antistaminici o integratori per rafforzare le difese immunitarie.
È fondamentale notare che se i sintomi dovessero essere particolarmente gravi o si dovessero prolungare per un periodo eccessivamente lungo, è consigliato rivolgersi a un farmacista o al proprio medico per una visita e degli esami specifici; solo così sarà possibile ottenere una diagnosi corretta circa la causa all'origine del problema e intervenire efficacemente.