Laringite: che cos'è e come si cura

    La laringite è un'infiammazione della mucosa della laringe. Questa condizione solitamente è provocata da infezioni o da uno sforzo eccessivo a carico delle corde vocali.

    La laringe è un organo cartilagineo situato tra la faringe e la trachea, ha una struttura cilindrica cava ed è responsabile della fonazione (ovvero la produzione dei suoni). Se la laringe si infiamma, si crea un edema che coinvolge sia la laringe che la trachea, provocandone un restringimento, che può rendere più difficoltoso il passaggio dell'aria e causare problemi alle vie aeree.

    La laringite si manifesta più frequentemente nei bambini con un'età compresa tra i 6 mesi e i 4 anni, con un picco nel secondo anno di vita, mentre è molto rara nei primi 6 mesi, grazie alla protezione offerta dagli anticorpi materni trasmessi durante il periodo della gravidanza.

    La laringite si differenzia dalla faringite poiché quest'ultima indica un'infiammazione della faringe caratterizzata da forte mal di gola, mentre il laringospasmo si riferisce a un'infiammazione della laringe.

    Riconoscere i sintomi di tale condizione è fondamentale per individuare il trattamento più adeguato e ripristinare il benessere dei pazienti.

    La laringite può presentarsi in diverse forme.

    • Laringite acuta: si tratta di un'infiammazione improvvisa della mucosa laringea, spesso è di origine batterica o virale, più raramente batterica, e si presenta isolata, oppure associata ad altre infezioni come rinite, faringite e tracheite.

    • Laringite atrofica: questa tipologia si presenta di rado, poiché in questo caso la mucosa laringea diventa atrofica a seguito di complicazioni di forme croniche di rinite o sinusite.

    • Laringite catarrale: si caratterizza per la presenza di catarro nella mucosa laringea senza altre particolari manifestazioni.

    • Laringite cronica: si tratta di una tipologia di laringite persistente dovuta a ricorrenti laringiti acute, abuso vocale prolungato, inalazione di sostanze irritanti, allergie e altri tipi di disturbi.

    • Laringite da reflusso: è molto frequente nelle persone più anziane ed è causata dal reflusso gastroesofageo proveniente dallo stomaco che irrita il tratto laringeo provocando bruciori durante il riposo notturno.

    • Laringite edematosa: si caratterizza per il gonfiore della laringe e può avere origine da complicanze chirurgiche o altre malattie derivanti da infezioni gravi o ascessi.

    • Laringite semplice: si tratta di una forma infettiva acuta che frequentemente complica raffreddori o altre infezioni delle vie respiratorie superiori.

    • Laringite stridula: colpisce soprattutto i bambini e si manifesta con improvvisi episodi notturni di laringospasmo, che si risolvono spontaneamente in breve tempo.

    A prescindere dalla tipologia di laringite di cui si soffre, questa condizione può essere molto fastidiosa per chi ne soffre. Per questo motivo è fondamentale rivolgersi tempestivamente a un medico per individuare le opzioni terapeutiche più adeguate.

    La laringite può avere diverse cause che dipendono dalla tipologia di condizione.

    Nel caso di forme acute, per esempio, la laringite è spesso di origine virale, causata da virus influenzali e parainfluenzali, come quelli del raffreddore e della bronchite, motivo per cui è una condizione che si verifica più comunemente nei periodi più freddi come l'inverno. Oltre ai virus, anche i batteri possono contribuire all'insorgenza di tale condizione, così come le patologie esantematiche (per esempio, la varicella, il morbillo e la pertosse).

    Oltre alle infezioni causate da agenti virali, la laringite può essere provocata da altri fattori come allergie, iperattività delle vie respiratorie o stenosi subglottica che può derivare da corpi estranei, masse o malformazioni vascolari delle vie respiratorie, abuso di alcol e tabacco, malattia da reflusso gastroesofageo, sinusite cronica, infezioni fungine o inalazione cronica di particolari sostanze capaci di irritare le mucosa, come il fumo, le polveri e altre sostanze nocive.

    A seconda della causa scatenante, il medico potrà suggerire al paziente un trattamento diversificato e pensato appositamente per trattare la specifica condizione. Nessuna causa dovrebbe essere sottovalutata, al fine di garantirsi condizioni di salute ottimali.

    La laringite tende a manifestarsi improvvisamente, spesso durante la notte, e si caratterizza per una forte tosse dal timbro metallico.

    Ulteriori sintomi che possono comparire sono:

    • raucedine;

    • abbassamento della voce;

    • afonia, ovvero mancanza di voce;

    • disfagia e, più in generale, dolore durante la deglutizione;

    • difficoltà respiratoria o respirazione rumorosa durante l'inspirazione;

    • febbre non molto alta;

    • mal di gola, gola secca e sensazione di prurito in gola.

    Nel caso di laringite acuta i sintomi tendono a comparire improvvisamente e peggiorare in breve tempo; al contrario, in caso di laringite cronica, la sintomatologia peggiora gradualmente nell'arco di qualche settimana.

    Generalmente, la laringite non è un disturbo molto preoccupante perché tende a risolversi spontaneamente nel giro di poco tempo o seguendo una semplice terapia. Nonostante questo, però, è importante rivolgersi al proprio medico per una visita di controllo e degli esami al fine di effettuare una diagnosi corretta e individuare l'esatta l'origine del disturbo. In particolar modo, è fondamentale rivolgersi al medico nel caso in cui, trascorsi 10 giorni dall'insorgenza dei primi sintomi, questi non accennino a migliorare.

    Il trattamento della laringite varia in base alla causa che l'ha scatenata. Generalmente, però, la laringite è di origine virale e tende a guarire spontaneamente senza necessità di cure o trattamenti particolari.

    Per quanto riguarda la laringite cronica, invece, il trattamento si concentra sul problema che sta all'origine di questo disturbo.

    In ogni caso, per alleviare la sintomatologia e accelerare il processo di guarigione, è possibile seguire una serie di accorgimenti. Tra questi:

    • riposare la voce, evitando di parlare per quanto possibile e mantenendo un tono di voce basso;

    • assumere molti liquidi, soprattutto l'acqua, per mantenere buoni livelli di idratazione;

    • evitare l'alcol e le bevande a base di caffeina, che potrebbero contribuire a disidratare le mucose;

    • non fumare, cercando di evitare anche il fumo passivo di sigaretta;

    • evitare gli ambienti secchi e polverosi;

    • utilizzare umidificatori o inalatori al mentolo, capaci di dare un po' di sollievo momentaneo;

    • inalare vapore o fare dei cicli di aerosol per lenire le mucose irritate;

    • fare gargarismi con acqua salata per ridurre il gonfiore e calmare la sensazione fastidiosa di irritazione e prurito;.

    • evitare gli alimenti irritanti che possono provocare bruciore (come il cibo piccante) e fare attenzione all'alimentazione.

    Per quanto riguarda, invece, i trattamenti farmacologici e medici questi possono essere utilizzati su indicazione dello specialista. I principali sono:

    • corticosteroidi: farmaci prescritti esclusivamente in situazioni urgenti, sono potenti antinfiammatori;

    • antibiotici: nel caso in cui si tratti di un’infezione di origine batterica;

    • antidolorifici: i farmaci da banco consigliati da un medico o dal farmacista contenenti paracetamolo o antinfiammatori non steroidei, quali ibuprofene o acido acetilsalicilico, possono essere assunti per alleviare il dolore;

    • terapia vocale: effettuare delle sedute con il logopedista, può aiutare a imparare alcune tecniche per proteggere la voce ed evitare di sforzare troppo le corde vocali.