Raffreddore e allergia: come distinguerli e caratteristiche

    Allergia e raffreddore sono disturbi comuni che possono influire sul benessere quotidiano, soprattutto nei periodi di transizione stagionale. Comprendere le loro differenze e come gestirli al meglio è fondamentale per affrontarli con serenità e mantenere una buona qualità della vita.

    Il raffreddore comune è una condizione di origine virale, come la sinusite e l'influenza, che si manifesta principalmente con sintomi come congestione nasale, naso che cola e starnuti. L’incidenza del raffreddore è più elevata nei mesi invernali e in periodi caratterizzati da maggiore umidità o piogge e colpisce sia adulti che bambini. La trasmissione avviene principalmente attraverso il contatto diretto con superfici o oggetti contaminati da particelle virali, seguita dall’introduzione del virus nel corpo attraverso il naso, la bocca o gli occhi.

    Per ridurre la probabilità di contrarre il raffreddore, è importante adottare misure preventive, come lavarsi frequentemente le mani e mantenere una buona igiene respiratoria, per esempio coprendo naso e bocca quando si starnutisce o si tossisce.

    Le allergie, invece, sono una risposta del sistema immunitario agli allergeni, delle proteine che normalmente per l'organismo sarebbero innocue; tuttavia, alle volte il corpo reagisce in modo eccessivo in loro presenza.

    Nel momento in cui l'organismo entra in contatto per la prima volta con un agente allergico, il sistema immunitario produce degli anticorpi chiamati IgE, i quali si legano a delle cellule chiamate mastociti presenti nelle vie aeree, nelle mucose e nel tratto intestinale. Una volta legati ai mastociti, gli IgE stimolano il rilascio dell'istamina, la sostanza chimica responsabile delle reazioni allergiche.

    È evidente, quindi, che si tratta di due condizioni completamente diverse che, però, hanno elementi in comune. Distinguere i casi di raffreddore da quelli di allergia, però, è fondamentale per intervenire adeguatamente e individuare il trattamento più opportuno, volto a ripristinare il benessere dell'individuo.

    Il raffreddore si manifesta principalmente con starnuti, congestione nasale e rinorrea (naso che cola). Può essere accompagnato da un lieve mal di gola, spesso descritto come prurito o secchezza, febbre di modesta entità con conseguente sensazione di stanchezza e tosse, inizialmente secca e successivamente più grassa. In alcuni casi, compaiono sintomi meno frequenti come mal di testa, dolori muscolari, malessere generale e febbre più elevata.

     

    Il raffreddore segue un decorso tipico articolato in quattro fasi principali:

    • incubazione: dura 1-3 giorni, durante i quali il virus si replica senza sintomi evidenti;

    • prodromica: compaiono i primi segnali lievi, come mal di gola e fastidio al naso, preludio all’infezione;

    • acuta: i sintomi si intensificano, con congestione, rinorrea e tosse più evidenti;

    • risoluzione: i disturbi iniziano a diminuire, segnando il recupero graduale dell’organismo.

    Le reazioni allergiche, invece, hanno origine da specifici agenti patogeni (allergeni) che possono derivare da alimenti o sostanze aeree. Solitamente un'allergia viene diagnosticata a seguito di una prima e inaspettata manifestazione dell'allergia stessa attraverso una visita allergologica, e il sostenimento di esami specifici come le prove allergiche o il prick test. Per quanto riguarda le allergie alimentari, per esempio, le reazioni allergiche scaturiscono nel momento in cui l'organismo rilascia degli anticorpi specifici in relazione all'introduzione nell'organismo di un determinato alimento.

    I sintomi includono reazioni più o meno invadenti come:

    • prurito generalizzato;

    • prurito localizzato;

    • nausea e vomito;

    • gonfiore di labbra, gola e lingua.

    Le reazioni allergiche, inoltre, sono scaturite anche da agenti e sostanze aeree come pollini di graminacee, muffe, peli o secrezioni di animali (come peli di gatto o cane). Questa tipologia include le allergie perenni o stagionali, i cui sintomi includono:

    • naso che cola, chiuso o pruriginoso;

    • starnuti;

    • rinite allergica.

    Inoltre, se i soggetti allergici soffrono d'asma, questo tipo di reazione può peggiorarne i sintomi, portando all'insorgenza di difficoltà respiratorie.

    Gli allergeni perenni includono gli acari della polvere, le muffe e gli animali domestici, mentre per quanto riguarda l'allergia stagionale, le spore del polline di alberi e piante.

    Nel periodo più freddo, sintomi come congestione, starnuti e naso che cola sono spesso legati a un'infezione. Tuttavia, con l'arrivo della bella stagione e della primavera, è più difficile capire se si tratta di semplice raffreddore o allergia. Seppur simili, però, questi due disturbi hanno delle differenze che permettono di distinguerli radicalmente.

    Partendo dalle similitudini, entrambe le patologie causano sintomi come:

    • congestione nasale;

    • starnuti;

    • mal di gola;

    • tosse.

    Ecco invece, le differenze che permettono di distinguere le allergie dal raffreddore.

    • Muco: entrambe le patologie iniziano con il muco trasparente, per quanto riguarda le allergie però, quest'ultimo rimane tale, mentre se si tratta di raffreddore il muco tende a diventare opaco e giallastro.

    • Occhi pruriginosi e lacrimanti: con il raffreddore, gli occhi non sono particolarmente colpiti e potrebbero causare solo un lieve disagio. Quando si tratta di allergia, invece, la situazione è completamente diversa, poiché gli occhi risultano pruriginosi, lacrimanti e talvolta gonfi.

    • Sintomi persistenti: il raffreddore solitamente ha una durata di massimo una settimana, mentre i sintomi delle allergie, soprattutto se l'individuo è costantemente esposto agli allergeni, si possono protrarre per diverse settimane. Inoltre, se il soggetto allergico viene allontanato dall'allergene, i sintomi scompaiono subito; nel caso del raffreddore, invece, trattandosi di un'infezione virale, una volta contratta questa deve fare il suo naturale decorso.

    • Febbre: questo particolare sintomo è associato al raffreddore e non a una reazione allergica.

    • Malessere che costringe al riposo: sebbene le allergie causino spossatezza, il raffreddore è spesso accompagnato da dolori muscolari e una sensazione di malessere generale che può costringere l'individuo al riposo forzato.

    Un'ultima differenza chiave tra le due patologie è relativa al contagio. Il raffreddore essendo un'infezione virale si trasmette attraverso le gocce aeree contenenti il virus rilasciate da un individuo infetto con la tosse o uno starnuto. Le allergie, invece, non sono contagiose, ma le reazioni dipendono unicamente dalla sensibilità o meno dell'individuo ad una specifica sostanza.

    Di seguito sono riportati tutti i possibili rimedi che offrono sollievo dai sintomi più comuni del raffreddore e delle allergie, come naso chiuso, tosse o prurito.

    Per quanto riguarda il raffreddore, per alleviarne i sintomi può essere sufficiente seguire dei semplici consigli e accorgimenti:

    • riposo: è fondamentale riposarsi per permettere al corpo di acquisire tutte le energie necessarie per combattere l'infezione;

    • gargarismi con l'acqua salata: può essere utile per alleviare il fastidio alla gola irritata e disinfettare;

    • assumere liquidi caldi: può aiutare a ridurre la congestione nasale e l'infiammazione;

    • unguento mentolato: applicato sul petto o sotto il naso può aiutare ad aprire le vie respiratorie.

    In caso di raffreddore persistente, o di una sintomatologia particolarmente pesante, si consiglia di rivolgersi al proprio medico per farsi individuare la strategia terapeutica più adatta. Generalmente i farmaci più indicati per combattere il raffreddore sono i FANS somministrati sottoforma di compresse da sciogliere sotto la lingua o capsule. I principi attivi più comuni contenuti dentro i medicinali contro il raffreddore sono il paracetamolo, che ha un'azione antipiretica e analgesica, l'ibuprofene, il flurbiprofene e l'acido acetilsalicilico.

    Inoltre, è consigliato assumere degli integratori che rafforzino le difese immunitarie e adottare un comportamento che miri alla prevenzione del contagio con le infezioni virali.

    Il rimedio più efficace per alleviare i sintomi di una reazione allergica, invece, è evitare il contatto con l'allergene scatenante e, in via preventiva, seguire un trattamento a base di antistaminici in determinati periodi dell'anno, per esempio in prossimità del cambio stagione.

    È chiaro, però, che non sempre è possibile evitare il contatto con l'allergene nei casi in cui si tratti di allergie ad elementi aerei; in questi casi, comunque, la qualità dell'aria è fondamentale per tenere sotto controllo la salute dell'individuo, quindi è consigliabile avvalersi dell'utilizzo di filtri d'aria e deumidificatori che, rendendo gli ambienti più secchi, evitano la proliferazione delle muffe e altri elementi potenzialmente dannosi.

    Risulta evidente che raffreddore e allergia sono due elementi nettamente distinti, ma considerando la comune sintomatologia può non essere sempre semplice riuscire a distinguere le due condizioni. In caso di dubbi sulla propria condizione o in caso di peggioramento dei sintomi, è fondamentale rivolgersi al medico per ottenere una diagnosi corretta e individuare il trattamento più indicato per il singolo caso.